Ciao a tutte,
oggi voglio condividere con voi questa iniziativa del blog Fiori e Matrimoni di Alessandra.
Riporto qui di seguito le parole di Luciana Littizzetto che aprono il post di Alessandra:
“In Italia in media ogni due o tre giorni un uomo uccide
una donna, compagna, figlia, amante, sorella, ex.
Magari in famiglia. Perché non è che la famiglia sia
sempre, per forza, quel luogo magico in cui tutto è amore.
La uccide perché la considera una sua proprietà. Perché non concepisce che una donna appartenga a se stessa, sia libera di vivere come vuole lei e persino di innamorarsi di un altro... E noi che siamo ingenue spesso scambiamo tutto per amore, ma l’amore con la violenza e le botte non c’entrano un tubo. L’amore, con gli schiaffi e i pugni c’entra come la libertà con la prigione. Noi a Torino, che risentiamo della nobiltà reale, diciamo che è come passare dal risotto alla merda.
Un uomo che ci mena non ci ama. Mettiamocelo in testa. Salviamolo nell’hard disk. Vogliamo credere che ci ami? Bene. Allora ci ama MALE. Non è questo l’amore. Un uomo che ci picchia è uno stronzo. Sempre. E dobbiamo capirlo subito. Al primo schiaffo. Perché tanto arriverà anche il secondo, e poi un terzo e un quarto. L’amore rende felici e riempie il cuore, non rompe costole e non lascia lividi sulla faccia…Pensiamo mica di avere sette vite come i gatti.? No. Ne abbiamo una sola. Non buttiamola via.”
La uccide perché la considera una sua proprietà. Perché non concepisce che una donna appartenga a se stessa, sia libera di vivere come vuole lei e persino di innamorarsi di un altro... E noi che siamo ingenue spesso scambiamo tutto per amore, ma l’amore con la violenza e le botte non c’entrano un tubo. L’amore, con gli schiaffi e i pugni c’entra come la libertà con la prigione. Noi a Torino, che risentiamo della nobiltà reale, diciamo che è come passare dal risotto alla merda.
Un uomo che ci mena non ci ama. Mettiamocelo in testa. Salviamolo nell’hard disk. Vogliamo credere che ci ami? Bene. Allora ci ama MALE. Non è questo l’amore. Un uomo che ci picchia è uno stronzo. Sempre. E dobbiamo capirlo subito. Al primo schiaffo. Perché tanto arriverà anche il secondo, e poi un terzo e un quarto. L’amore rende felici e riempie il cuore, non rompe costole e non lascia lividi sulla faccia…Pensiamo mica di avere sette vite come i gatti.? No. Ne abbiamo una sola. Non buttiamola via.”
(Sanremo, festival della Canzone Italiana, 14 febbraio 2013)
Non c'entra la festa della donna, per cui non sono mai andata matta, questo è un messaggio che andrebbe condiviso ogni giorno, ora, minuto, secondo...
Di solito non sono una persona che manda avanti molte catene di Sant'Antonio, come questa potrebbe sembrare, ma quando si tratta di qualcosa di questo genere dico "Presente!".
E poi, come scriverò alle blogger che inviterò a portare avanti l'iniziativa, "Non succederanno miracoli, ma con lo schifo che c'è in giro stare zitti è
un po' come fare gli struzzi che mettono la testa sotto la sabbia per
non vedere..."
Se avete piacere di partecipare anche voi visitate la pagina di Fiori e Matrimoni dedicata all'iniziativa e seguite le semplici istruzioni che Alessandra riporta in fondo al suo post.
A presto
Maria Teresa
Ciao, condivido l'appello..Per me la festa delle donne è un'occasione stare con tutte le mie amiche dato che avendo impegni molto diversi facciamo fatica a stare assieme, ma anche una giornata con un significato storico di un certo rilievo.
RispondiEliminaAbbiamo bisogno di ricordare che le donne subiscono violenze ogni giorno, e il numero è drammaticamente elevato.
Un abbraccio
Ho condiviso anche io!! =)
RispondiEliminafind me on pausacioccolata fashion&cosmetics blog